2010/11/10

Zucchero si, zucchero no

Il ritorno dell’oro bianco e delle sue versioni
Sembra non far più paura il tanto acclamato nemico dei denti e del girovita e non solo alle donne maniache delle diete, ma anche ai maschietti sempre più attenti alla forma e al benessere del loro corpo. Parlano i numeri, infatti, in difesa dello zucchero bianco, il cui impiego, nonostante lo sbarco nei supermercati e nei bar di ogni tipo di surrogati, non hai mai subito cali: 160 milioni di tonnellate vendute in tutto il mondo,un vero record. Meglio dei tanti dolcificanti e surrogati come saccarina e aspartame, sostanze tutte chimiche che girano da qualche tempo sulle tavole e nei prodotti alimentari, dalle bibite ai dolciumi. Persino la First Lady Micelle Obama ha rivalutato la qualità dello zucchero, soprattutto di essere un cibo naturale, tanto da bandire dalle merende delle figlie merendine e affini che contengano dolcificanti. Secondo gli studi della Texas University è bene fare un attento utilizzo dello zucchero, il cui valore energetico di 15 calorie a cucchiaino obbliga a un consumo moderato, ma comunque migliore rispetto ai suoi sostituti che aumentano del 41% la probabilità d ingrassare, perché sentendosi con la coscienza a posto si mangia di più. Rilancio sul mercato e sulle tavole, quindi, attraverso le tante forme in cui si può proporre: dalle classiche zollette per il tè diventate famose negli anni Sessanta ai bastoncini di moda in questi anni, cristalli bianchi o scuri usati anche per addolcire le bevande, dal caramellato a quello a velo utilizzato per decorare torte e dolci in pasticceria, dalle celebri ginevrine, le pastiglie di zucchero aromatizzate mangiate dai nostri nonni quando erano piccoli, a quello filato che ci ricorda le tante sagre e i parchi di divertimento sparsi per il nostro paese.
                   A.Scaglionne
     

Nenhum comentário:

Postar um comentário